dal libro

L’Alfabeto della Vita
Poetica della Biodanza

di Rolando Toro e Nicola Franceschiello

ARIA

Siamo fatti di aria, oltre che di acqua, di terra e fuoco. Basta una danza per risvegliare le piume, basta una danza per aprire le ali, librarci sopra i desideri, le passioni e gli istinti e ricomprendere ogni cosa di ciò che siamo in qualcosa di diverso, di molto più vasto. L’aria è il nostro respiro, esplorare lo sconosciuto e l’inconoscibile, in Biodanza è l’esperienza della trascendenza, custodita nel petto, che si libera attraverso la musica, l’incontro con se stessi, con l’altro, attraverso la danza.

ACQUA

L’acqua rappresenta l’abbandono, il piacere, l’istante emozionato in cui ci si sente vivi, la regressione, senza spazio e senza tempo. Danzare l’acqua suggerisce movimenti lenti e morbidi, circolari, senza peso. Acqua è simbolicamente anche l’altro quando ci da nutrimento, ciascuno acqua, linfa per l’altro

ANGELI

L’Angelo è un archetipo, un abitante dell’inconscio, un qualcosa di connaturato all’essere umano. L’Angelo ha un significato profondo nella trasformazione individuale perché ci rivela la nostra ampiezza esistenziale e ci vincola ad un orizzonte più ampio, ha a che fare con il bisogno di ciascuno di significare la propria vita secondo un respiro vasto, universale. L’Angelo è la nostra parte sapiente, antica, senza spazio e senza tempo. L’Angelo è la nostra parte che tutto sa e tutto conosce. “Incorporare il proprio angelo” è una possibilità per ciascun essere vivente, significa mantenere un contatto di dolcezza con la propria natura leggera e soave, “sentirsi” angeli; non una esperienza magica, ma connota tura con le proprie possibilità di vita. Il significato dell’angelo nella Biodanza anche quello di ristabilire l’importanza di chiedere per stabilire una connessione profonda tra ciò che si è, i propri desideri e la propria direzione.

AFFETTIVITA’

L’espressioni dell’affettività rappresenta una straordinaria opportunità evolutiva della nostra vita. L’affettività ha a che vedere con il desiderio di far deflagare il potenziale espressivo dell’altro, è il mettersi a disposizione della vita, senza ansie e senza aspettative, affinchè la vita si compia attraverso noi. E’ l’allontanamento spontaneo da relazione tossiche e la scelta di compagni gioiosi e leali. E’ la re-alfebetizzazione rispetto a funzioni fondamentali della vita: il chiedere, il ricevere, il dare.

BAMBINO DIVINO

La Biodanza risveglia nel nostro cuore il senso del meraviglioso. Ridestare il nostro Bambino divino ci permette di sentirci degni di stupore e della meraviglia del quotidiano; ci consente di andare incontro all’altro allo stesso modo in cui lo fanno i bambini: con il petto aperto e le braccia spalancate, senza paura.

CAREZZE

C’è tutto l’universo nel tocco che ci fa incontrare l’altro. Il contatto e le carezze producono effetti emozionali e viscerali sul nostro corpo. La relazione con il nostro corpo condizionata dal contatto con l’altro. Viviamo la nostra corporeità quando accarezziamo e siamo accarezzati. Accarezzare ed essere accarezzati, consente una valorizzazione di sé che consolida l’autostima, portandoci a sentire una concezione più essenziale di noi stessi e degli altri.

CREATIVITA’

La vita è abbondanza : abbondanza di incontri, di sguardi di emozioni. Abbondanza di occasioni per rallegrarsi e per commuoversi, per esprimere e comunicare. Ed in questa abbondanza variegata della vita la prima ispirazione che la Biodanza trae per riattivare la funzione creatrice. La funzione creatrice – secondo la Biodanza – impulso innato che nella nostra vita permette di esprimere la sovrabbondanza. Per la Biodanza, creatività significa ancor prima che creatività artistica e scientifica, capacità di modellare ed esprimere la vita in accordo con i propri bisogni e in risonanza con il Cosmo . E nella vivencia si agisce per la creatività a due livelli: diminuisce la repressione e l’inibizione e rafforzando l’autostima.

DIONISO

Dioniso rappresenta l’istinto, le energie vitali innate,cristalline, primitive e inconsce. E’ l’entusiasmo senza limiti, le forze oscure della natura. Con Dioniso si liberano le forze elementari, inibite dalla cultura. La Biodanza si ispira a Dioniso ed a Apollo per rappresentare la pulsazione della vita, il concerto armonioso di visceralità (Dioniso) e pensiero (Apollo). Con Apollo danziamo la lungimiranza, la plasticità e compostezza dell’animo, la forza del pensiero, ma è con Dioniso che evochiamo il potere liberatore e creatore degli istinti.

EROS

Eros significa Amore. Amore prima di tutto per la vita, come atto di fiducia nel flusso rivelatore taumaturgo dell’esistenza. Biodanzare significa riscoprirla profonda connessione esistente tra la vita e il piacere e, in definitiva, riscoprire proprio nel piacere la condizione attraverso cui la vita si manifesta. In Biodanza si manifesta come eros “indifferenziato”, che rappresenta un impulso vitale di perdere l’identità e di dissolversi in maniera anonima, in un abbandono piacevole e in una liberazione assoluta; “differenziato” che assume la forza integrante tra due persone a tutti i livelli: viscerale, simbolico, affettivo e intellettuale-cognitivo.

ESTASI

Con la Biodanza si fa strada una nuova illuminazione nell’esperienza della Totalità, questo stato di ebrezza e di armonia illuminata dà luogo ad esperienze di intasi ed estasi. La possibilità offerta da Biodanza si rivela nelle incomparabili potenzialità generatrici offerte dall’abbandono e dalla regressione. Nel momento in cui entriamo nel cerchio umano danzante e ci affidiamo al potere rigenerante degli incontri, scopriamo che l’abbandonarsi – a noi stessi, all’altro, alla vita- è una esperienza mistica che ci ridona il tempo di eternità di cui siamo parte.

FUOCO

Il fuoco è intensità, passione, separazione e riunificazione, trasformazione, impeto purificatore e distruttore. La Biodanza si ispira ai quattro elementi – arai, acqua, terra e fuoco – per comprendere l’identità e integrarla riequilibrando le componenti in eccesso o in difetto e cooperando ad un’integrazione armonica. Il fuoco è luce, luminosa, chiarezza, intuizione che sorge dal caos; il fuoco è la possibilità di esplorare la vita senza preclusioni e con goloso entusiasmo. Fuoco è il godimento, l’ebbrezza dell’essere; è entrare nell’equilibrio per romperlo e poi ricrearlo.

GUERRIERO

L’energia del Guerriero ci rende capaci di slancio, entusiasmo, certezze della direzione; la sua potenza ci aiuta a marcare il territorio, a porre il limite entro il quale ci situiamo nell’esperienza umana, lasciare la nostra impronta sulla terra; la sua caparbietà ci insegna a far fronte con lungimiranza senza intaccare la nostra autostima; la sua equanimità, infine, ci rende capaci di chiedere all’altro, e di sentirci meritevoli di ricevere. L’intera proposta di Biodanza si fonda nel rendere percepibile la vibrazione di ogni essere umano tra l’abbandono (regressione) e vigilanza (coscienza intensificata)

HOMO SAPIENS

Gli interessi della vita – scrive ROLANDO TORO – non sempre si coniugano con le esigenze della nostra cultura. Se si prendono come punto di partenza le motivazioni che sorgono dall’atto di vivere e della comunione con altre forme viventi, si deve assolutamente abbandonare ogni forma di fondamentalismo culturale e antropologico. Nella Biodanza la proposta pedagogica e poetica che l’Homo sapiens del terzo millennio non più colui che esercita una supremazia di conoscenza sugli altri esseri viventi, ma l’uomo capace di ricollegarsi alle origini stesse della vita e, con esse respirare e prosperare in armonia e nutrimento con se stesso e con le altre forme viventi dell’universo.

L’INCONSCIO VITALE

L’Inconscio Vitale uno psichismo che crea regolarità e tende a mantenere stabili le funzioni dell’organismo. Le sue manifestazioni nello scenario della coscienza quotidiana sono: l’umore interno, il benessere cinestesico (piacere del movimento), il malessere o lo stato di salute. L’importanza del concetto di Inconscio Vitale proviene dalla possibilità di intervenire nella filogenesi della nostra esistenza con obbiettivi di ristabilire la salute.. L’Inconscio vitale si esprime attraverso l’umore interno equilibrato, il benessere cinestesico e uno stato globale di benessere.

IDENTITA’

L’Identità la nostra essenza più intima, ciò che sentiamo di essere. L’idea innovativa sottolineata dalla Biodanza è che l’identità si manifesta solo a partire dall’incontro-confronto con l’altro, e cioè dallo scambio, dall’arricchimento reciproco. Un identità sana non si fonda sull’ego (volizione) ma sul sé (essenza e sua espressione) La Biodanza attiva il nucleo centrale dell’identità: la sensazione di essere se stessi. L’autostima e la coscienza di sé si innalzano, scompare la sensazione di inadeguatezza e giudizi negativi che diamo su noi stessi.

LABIRINTO

L’immagine del Labirinto è un archetipo molto potente, simboleggia l’oscuro e il misterioso. L’uomo possiede forme labirintiche in se stesso: il cervello, l’orecchio, l’intestino. Il Labirinto ha un valore iniziatico: si entra nel labirinto per “conoscere” senza saper esattamente da quale parte si uscirà…. La Biodanza utilizza nel progetto Minotauro il luogo del Labirinto per rappresentare il territorio della parte oscura e istintiva di ciascuno di noi.

MINOTAURO

Il Minotauro simboleggia per la Biodanza la metafora delle forze primitive, irrazionali, innocenti e vicine al caos primordiale che albergano in ciascun essere umano. Il Minotauro è l’annuncio della trasformazione, la morte e la rinascita, il cambiamento l’energia informe, dolorosa e anarchica che precede e produce la creazione e l’ordine, senza dubbio un’avventura iniziatica e mistica, nella quale evochiamo i nostri poteri interiori; rappresenta il luogo d’incontro tra gli istinti che lottano per realizzarsi e le paure che bloccano la loro manifestazione.

NIDO

Nella proposta di Biodanza, la tematica del Nido ha un posto fondamentale. Il primo nido è il gruppo biodanzante stesso dove l’individuo riceve un contenimento affettivo e non giudicante, reimpara l’espressione senza giudizio o pregiudizio, riceve calore, accoglienza, abbracci; specchia la propria identità in quella dei compagni. Nido è il petto di chi riceve in un abbraccio, lasciando affiorare le nostre emozioni e il bisogno di manifestare le nostre fragilità, anche la paura, che da quell’abbraccio esce placata e trasformata in forza vitale.

ORFEO, IL POTERE DELLA MUSICA

Scrive Rolando Toro: “la percezione della musica non è soltanto un atto uditivo, i suoi effetti involvono non soltanto la sfera psichica e le emozioni, ma influiscono sui livelli di risposta ipotalamica, sull’equilibrio neurovegetativo e sulla omeostasi. La Biodanza agisce nella triade musica, movimento, vivencia ma è il significato emozionale, la capacità di indurre vivencias, di far deflagrare emozioni, che caratterizza la musica in biodanza. Troviamo allora musiche ad effetto ergo trofico, capaci di attivare i livelli di vigilanza e attenzione, euforizzare e risvegliare la sensazione di vitalità e musiche ad effetto trofotropico, che inducono ad uno stato di tranquillità rilassatezza e abbandono.

POTENZIALE GENETICO

Se immaginiamo l’essere vivente come una pianta, ciò che il modello della Biodanza chiama “potenziale genetico” sono i semi dai quali esso può sviluppare le sue possibilità. “La totalità del nostro potenziale genetico” – scrive ROLANDO TORO – è contenuta in ognuna delle nostre cellule. Certi geni permettono o impediscono l’espressione di determinate caratteristiche. Così per esempio l’intelligenza, il tono della voce, la sensibilità cinestesica dipendono dall’azione congiunta di geni diversi. La Biodanza interviene proprio con l’attivazione e l’espressione di quelle possibilità del potenziale genetico umano che sono state bloccate e censurate nel processo di crescita.

QUI ED ORA. LA VIVENCIA DELL’ETERNO PRESENTE

“Qui ed ora” è la manifestazione dell’attimo pienamente vissuto, della vivencia di Biodanza, che ci insegna a prestare attenzione del cuore ad ogni palpito dell’esistenza, percependolo come essenziale, irripetibile e unico. Vivere il presente implica superare l’ansia, perdonare il passato, non considerarlo più un giudice ma trasformarlo in esperienza; accogliere ogni manifestazione della vita, sentire sgocciolare con calma amorosa le giornate, dando loro la forma delle nostre aspirazioni. Manifestasi come esseri sacri.

REGRESSIONE

La regressione ci consente, attraverso la modalità della danza, di entrare in uno stato diverso che si traduce con l’allentarsi della pressione logico-razionale e con una perdita della percezione dei confini del proprio corpo. Durante lo stato di regressione indotto dall’incontro in Biodanza, il partecipante ritorna allo stato di fusione-unione con tutti i germi della vita. La musica svolge un ruolo essenziale: facilita la dissoluzione dell’ego, l’abbandono della persona nell’utero rappresentato dal gruppo.

SACRALITA’

Percepire la sacralità della vita, della propria e di quella di ogni forma vivente è nella Biodanza quasi una trama sottile che ordisce un ricamo dell’esistenza come un incessante cantico di lode a se stessi, all’altro, all’universo. Sacralità per la vita è lo stupore, la meraviglia perenne, l’innocenza, l’apertura allo sconosciuto, l’affidarsi all’esistenza come ci abbandoniamo tra le braccia di chi ci ama e ci protegge. Riportare al centro dell’esperienza umana la sacralità dell’esistenza significa per la Biodanza ristabilire la connessione con la vita.

SHIVA E VISHNU. LA DANZA COSMICA

Shiva e Vishnu rappresentano la pulsazione dell’uomo tra la stabilità e la trasformazione Shiva distrugge la forma per preservare l’essenza, In Biodanza rappresenta il momento della trasformazione, della rinascita, della liberazione. Vishnu, dio della conservazione dei cicli vitali, è nella Biodanza l’archetipo che suggerisce la ricerca di moderazione e di armonia, l’equilibrio del flusso vitale.

SERPENTE

La Biodanza si inspira all’animale serpente per ricercare nel movimento dell’archetipo della naturalezza sessuale, la seduzione della visceralità, il piacere della conquista. L’energia del serpente si irradia dalla pelvi e si sprigiona dagli occhi magnetici. Danzare il serpente ci ricorda le nostre origini, gli istinti che non abbiamo mai perduto, il gioco del combaciare alla vita e all’altro, il potere ammaliatore del movimento come calamita per vincolarci all’energia vitale setosa, vorace e infuocata

SESSUALITA’

Non conosceremo forse mai le dimensioni esatte della grandezza umana. Forse non potremo mai penetrare le zone d’ombra aldilà delle quali si nascondono tutti i misteri. Esiste tuttavia qualcosa che ci parla della sovrabbondanza interiore. Di tute le creazioni della natura, l’uomo è la più lussuriosa come una possibilità di sviluppo, come eccessiva sontuosità, come espressività sensuale. Una ricerca sulla sessualità diventa la consapevolezza di saper dare e ricevere piacere, di aderire voluttuosamente alla vita, di cogliere nell’eros una promessa di una profonda connessione con se stessi e con l’altro, un occasione di morbidezza, contatto, gioia e fusione. Per la Biodanza, sessualità significa soprattutto aderenza con la vita e con ogni piacere che la vita ci dà, ad ogni istante per tramiti diversi. Ecco allora la scoperta rivelata: sessualità è percezione che fonte di piacere è la vita stessa.

TRASCENDENZA

Aprire le ali, superando la propria visuale e scoprendo naturalmente un orizzonte molto più vasto della vita stessa. Siamo parte del pulsare inconoscibile dell’esistenza. Per la Biodanza la trascendenza ha un risalto ineffabile: è un ritorno essenziale; attraverso il movimento emozionato, percepiamo la nostra connessione con dimensioni e significati “altri”: dalla percezione globale dell’universo fino all’elaborazione di un mondo interiore, all’estasi e alla pienezza.

TERRA

L’elemento terra è per la Biodanza la vivencia di solidità. Danziamo la terra e percepiamo le nostre radici, i nostri visceri, la nostra forza, la capacità di essere Madri universali della Vita. La terra simboleggia l’aderenza la visceralità, l’istinto La terra si esprime danzando la forza del Sé nell’incontro con l’altro, la determinazione, lo slancio, lo yang, ma anche l’aderenza, la visceralità l’istinto.

VIVENCIA

“Le vivencias sono una porta attraverso la quale penetriamo nel puro spazio dell’essere, dove il tempo smette di esistere e siamo “qui ed ora” per sempre ROLANDO TORO Vivencia è un termine chiave nel modello Biodanza. Significa “percezione intensa e appassionata del fatto di essere vivo qui ed ora” La vivencia è dunque, nella Biodanza, il punto di partenza: gli esercizi appunto sono destinati a vivenciare, cioè a suscitare emozioni e stati d’animo capaci di trasformarci; soltanto successivamente ne prendiamo coscienza.

VITALITA’

Vitalità è in Biodanza un concetto pulsante all’interno del quale si esprimono il movimento e l’impeto, ma anche il riposo, o meglio la capacità di autoregolarsi rispetto ai propri bisogni, di volta in volta di azione e di quiete, di movimento centrifugo e di ritorno al proprio Sé. La vitalità, infatti, si esprime in tre funzioni basilari: ergotropica, che comprende lo slancio, l’azione, il vigore, il cinetismo (movimento verso l’esterno); trofotropica, che comprende la quiete, l’autocura, il riposo (movimento verso l’interno); gonadotropina, che comprende le sensazioni di piacere, di abbandono e di contatto, di fusione con l’altro e di beatitudine.

 

 

tratte dal libro

L’Alfabeto della Vita
Poetica della Biodanza

di Rolando Toro e Nicola Franceschiello

 

 

FRAGILITA’

Cos’è la “grandezza” se non la pulsazione del piccolo nel grande?
Fragili, siamo
E più deboli di un roseto, poiché ci distrugge una parole, uno sguardo.
Ma nella nostra fragilità coviamo i titani;
e nel nostro intimo, creature effimere, generiamo l’eternità.
Nel più indifeso abbandono non possiamo vivere senza amore,
nell’umiliante decadenza diamo vita al germoglio
nella brutale prova di esistere
incontriamo l’estasi.

ALL’ANGELO DELLA RINASCITA

Angelo della rinascita
Fa che io possa nascere ogni giorno di nuovo,
dammi la grazia della creazione.
Aumenta la mia sensibilità per il meraviglioso.
Dammi l’esaltazione creartrice e l’energia per il lavoro.
Angelo amatissimo dammi l’ispirazione.

FUNZIONE CREATIVA

La funzione creativa è un impulso innato
Per esprimere
La nostra sovrabbondanza.
Necessitiamo di umiltà
Per abbandonarci
Alle nostre multiple opzioni
E situarci al loro interno, in serenità e azione.

DIONISO. IL POTERE DELL’ISTINTO

Appassionato insegue le baccanti
Fra vigneti ebro di lussuria
Loro non resistono all’assalto
E gemono di piacere
Abbandonate al selvaggio desiderio
La creatura sacra sparisce
Nel bosco dell’oscuro autunno
Le baccanti con le labbra bagnate dal vino
Le vesti stracciate
Giacciono in estasi sopra l’erba
La notte porta con se la mansuetudine
Ai loro corpi profumati